Il delitto dell’Olgiata è uno dei casi di cronaca nera che ha più ha scosso l’opinione pubblica negli anni ’90: ecco la storia del caso.
Uno dei casi di cronaca nera che ha scosso maggiormente l’opinione pubblica in Italiana negli anni ’90 è stato quello del delitto dell’Olgiata, ovvero l’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre. Il caso è rimasto irrisolto per molti anni e solamente nel 2011, a distanza di vent’anni dai tragici eventi, è stato arrestato l’assassino. Ripercorriamo allora la storia di quel delitto e delle indagini che si sono poi susseguite nel corso degli anni.
Il delitto dell’Olgiata: la storia
La mattina del 10 luglio del 1991 fu ritrovata senza vita, nella sua villa di Roma, per l’appunto nel quartiere dell’Olgiata (da qui il nome dato al delitto), la contessa Alberica Filo della Torre: il suo corpo era prono, con le braccia aperte e la testa avvolta in un lenzuolo insanguinato. A scoprire il cadavere fu una delle domestiche della contessa, Violeta Alpaga, che era insieme alla figlia della stessa contessa, Domitilla.
All’interno della villa erano presenti in quel momento i due figli della contessa, le due domestiche, la babysitter Melanie Uniacke e quattro operai che stavano lavorando per preparare la villa alla festa che si sarebbe svolta quella stessa sera per l’anniversario di nozze della stessa contessa Alberico Filo della Torre e del marito Pietro Mattei, che in quel momento era al lavoro.
Tra le 7 e le 7.30 la contessa si svegliò e nella villa iniziarono i preparavi per la feste, verso le 7.45 Violeta Alpaga portò la colazione in camera della contessa e successivamente, verso le 8.30, la vide scendere ai piani inferiori della villa per poi fare ritorno incamera intorno alle 8.45. Mezz’ora dopo, alle 9.15, Violeta Alpaga e la piccola Domitilla bussarono alla porta della camera della contessa, senza ricevere alcuna risposta. Intorno alle 10.30/11 le due sono tornate a bussare alla porta, che era chiusa a chiave: dopo aver trovato una seconda chiave riuscirono a entrare nella stanza trovando il corpo della donna morta.
Il delitto dell’Olgiata: le indagini
Gli inquirenti stabilirono che la contessa Alberica Filo della Torre fu prima tramortita da un colpo inferto con un corpo contundente e successivamente strozzata. Dalla stanza erano inoltre stati reati diversi gioielli. Il movente della rapina non ha però mai convinto.
I sospetti si concentreranno inizialmente su Roberto Jacono, il figlio dell’insegnate privata dei figli della contessa, su cui venne rinvenute delle macchie di sangue sui pantaloni: l’esame del DNA lo ha però scagionato dalle accuse.
Altri sospetti caddero su Manuel Winston Reyes, un cameriere filipino che lavorava nella villa ma era stato da poco licenziato. Anche in questo caso, però, gli esami del DNA scagionarono l’imputato. Il caso rimase quindi per molti anni irrisolto, solamente nel 2007 venne riaperto su un’istanza di Pietro Matteo che chiese ulteriori analisi del DNA dei sospettati, utilizzando le nuove tecniche investigative.
Nel 2011 lenzuolo che avvolgeva la testa della vittima vennero trovate della tracce biologiche di Manuel Winston Reyes, che venne arrestato e il 1° aprile di quell’anno confessò di essere l’autore dell’omicidio. Manuel Winston Reyes fu condannato a 16 anni di carcere ma è staro scarcerato nel 2021, dieci anni dopo la condanna.